Vajra (རྡོ་རྗེ་ rdo rje) - Parola sanscrita che significa “fulmine”. Il termine originariamente
si riferiva ad un fulmine come arma, o più precisamente lo scettro di Indra, il dio del cielo, ma nel tempo ha sviluppato un senso più astratto, venendo tradotto come “adamantino” o “immutabile”.
Nel rituale tantrico il Vajra si riferisce ad un oggetto rituale, usualmente, uno scettro a cinque punte, a doppia estremità speculare rispetto ad un centro, che è sempre associato con la campana tantrica (Drilbu), in quanto
rappresentano l’unione di Saggezza e Compassione o Saggezza e Mezzi Abili (o anche il principio maschile, associato al Metodo, e quello femminile, associato alla Saggezza). Nel contesto del buddhismo tantrico, la parola
appare spesso come un aggettivo che significa “non duale”, “finale” o “esoterico/tantrico”. In alcuni testi è usato in codice spirituale o come eufemismo per “fallo”. (vedi Vajrayana)