Il pensiero dei quattro incommensurabili

La compassione universale, un cuore incommensurabile colmo di amore infinito
La preghiera recita:
Possano tutti gli esseri avere la felicità e le cause della felicità
Possano tutti gli esseri essere liberi dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza
Possano tutti gli esseri non essere mai separati dalla gioia suprema che è al di là di ogni dolore
Possano tutti gli esseri dimorare nell’equanimità, libera dall’attaccamento e dall’avversione.
Anche questa preghiera deriva dai testi sutra.
É una preghiera molto comune presente anche in diversi testi.
É una preghiera che talvolta non viene presa nella dovuta considerazione per la sua semplicità, mentre in realtà è l’essenza della pratica spirituale.
É una preghiera semplice ma profonda, comprensibile ma complessa, breve ma splendida e il suo significato è assolutamente spirituale.
I quattro incommensurabili sono: l’amore, presente nel primo verso, la compassione, presente nel secondo, la felicità nel terzo e l’equanimità nel quarto.
Perché sono chiamati incommensurabili? Qual è il motivo per cui non possono essere misurati?
Se per esempio amiamo una sola persona, il nostro amore è limitato e può essere misurato. Tuttavia la nostra mente e l’amore che possiamo esprimere sono infiniti. La vera qualità dell’amore e della compassione non può essere limitata.
Dovremmo pensare alla qualità della nostra mente come allo spazio, privo di un centro e privo di direzioni, al di là di limiti e condizioni. Se esprimiamo l’amore con questa qualità della nostra mente, allora la qualità dell’amore illimitato è già presente in noi.
Per esempio, prendiamo la luce elettrica: è disponibile in ogni casa, basta schiacciare l’interruttore per accendere la lampadina. II cuore fisico è un muscolo in cui scorre sangue, che batte regolarmente e sostiene la vita, che può essere trapiantato, pesato e misurato, ma la sua reale natura, impercettibile ai più, è di essere al di là di ogni limite. Ogni mente-cuore é colma di infinito, di amore e compassione senza limiti.
Bisogna solo spingere il pulsante per attivarla.
Non bisogna chiudere il cuore, oppure limitarsi: basta aprire la capacità incommensurabile del cuore e percepirne le potenzialità.
Dal momento che la mente crea ogni cosa, è possibile generare una buona motivazione con l’ausilio di un’attitudine positiva. Questa qualità della mente può essere presente in tutti i fenomeni e in tutti gli esseri senzienti.
Yuthok sottolinea nel suo insegnamento che tutti i fenomeni dimorano nella nostra mente. Ogni manifestazione è una creazione della nostra mente.
Ogni singolo pensiero è un’energia o vibrazione, crea e produce effetti sui fenomeni. Quando generiamo un pensiero positivo, beneficiamo gli esseri che ne hanno bisogno; questa energia resta nell’universo e produrrà benefici anche dopo la nostra morte.

Il potenziale della nostra mente è di generare amore verso tutti gli esseri viventi. In campo medico possiamo donare amore, gentilezza e felicità a un numero limitato di pazienti, proprio perché condizionati dalla limitazione del corpo fisico. Per quanto bravo possa essere, un medico compassionevole, ad esempio, non potrà curare tutti gli esseri sul piano fisico nemmeno se impiegasse tutta la sua vita. Tuttavia se decidesse di curare tutti gli esseri struttando le potenzialità illimitate del suo cuore allora potrebbe riuscirci.
Alcuni praticanti spirituali potrebbero ridere di fronte a termini come amore, compassione, felicità ed equanimità, credendoli aspetti semplici, non adatti all’illuminazione spirituale; qualcun’altro potrebbe sostenere che la pratica consiste nel recitare mantra speciali o nel visualizzare varie divinità, o nell’assumere una speciale posizione di meditazione, dato che visioni e poteri magici sono ritenuti la più alta espressione della pratica spirituale.
Ma qual è effettivamente l’obiettivo della pratica spirituale buddhista?
La questione principale è per chi fare la pratica.
Se pratichiamo solo per noi stessi allora non vi è alcuna base di bodhicitta e compassione, anzi si possiede un atteggiamento egoistico.
Bisogna comprendere che senza l’apertura del cuore e della mente non si può ottenere la realizzazione spirituale.
Se qualcuno ha come obiettivo principale calmare la propria mente o sentirsi sereno, allora porterà beneficio solo a sé stesso. Questa persona è in cerca di una mente libera e rilassata solo per il proprio benessere e la sua pratica è limitata.
Se invece si pratica per gli altri, allora la domanda da porsi è: per quanti di loro? La radice della tradizione buddhista è quella di includere tutti gli esseri viventi e dare loro il nostro amore, compassione e felicità in maniera equanime.
Senza questa radice anche un potente mantra e una elaborata tecnica di meditazione rimangono limitati e sono privi del giusto obiettivo.
Esiste una parola tibetana randrol (rang grol) che significa auto-liberazione. L’autoliberazione non ha uno scopo personale, ma serve per beneficiare gli altri: è infatti realizzare la propria natura illuminata con lo scopo di aiutare gli altri a realizzare la propria. Ma, ancora una volta, senza virtù, senza compassione non è possibile realizzarla. Se introduciamo la nostra pratica spirituale nell’esperienza quotidiana abbiamo bisogno dei quattro pensieri incommensurabili come base, altrimenti la pratica non avrà alcuna motivazione valida.
In base alla mia esperienza, in passato ritenevo tali istruzioni non molto importanti. Ora, invece, questo è il mio modo preferito di pregare e praticare e presto sempre più attenzione a questa pratica, cercando di migliorare ulteriormente. Credo che il pensiero positivo sia l’inizio di un’azione positiva e la causa principale del risultato positivo. Una volta qualcuno mi ha chiesto: “Che tipo di meditazione fai?’ Ho risposto che praticavo i quattro pensieri incommensurabili.
Quella persona allora si mise a ridere e disse: ‘allora non sai come praticare bene; dovresti recitare i mantra delle divinità dovresti ricevere insegnamenti di più alto livello e fare pratiche più elevate e segrete’. Ma io ho risposto ‘grazie per i tuoi suggerimenti, ho fatto molte pratiche in questo modo, ma ora sento che questa è la mia pratica principale’. Forse quella persona ha pensato che io fossi stupido, ma per me non cambiava nulla, perché so che cosa significa questa pratica e perché la sto facendo.
Molti preferiscono gli aspetti segreti o elevati della pratica, ma non dovrebbero mai perderne di vista gli aspetti basilari. Se qualcuno ottiene lo stato di Buddha, come si comporterà, cosa farà? Una volta realizzato il corpo di arcobaleno, cosa succederà? Una volta diventati dei Buddha, ci comporteremo esattamente come tutti gli altri Buddha e la pratica principale sarà quella dei quattro incommensurabili.
Il miglior modo di eseguire questa pratica è di assumere una postura comoda e rilassata, leggere il testo, comprenderne il significato e desiderare ardentemente di realizzarlo. Può essere fatta al mattino, impegnando cinque o dieci minuti, oppure ogni volta che si ha del tempo, cercando di rendere le semplici parole, atti concreti di virtù, adempiuti col cuore, senza un eccessivo impegno mentale.
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ཚད་མེད་བཞི། Tsé Mé Zhi – The Four Immeasurables
Preghiera dei Quattro incommensurabili
སེམས་ཅན་ཐམས་ཅད་བདེ་བ་དང་བདེ་བའི་རྒྱུ་དང་ལྡན་པར་གྱུར་ཅིག།
SEM CHEN TAM CHE DE WA DANG DE WE GYU
DANG DEN PAR GYUR CHIK
May you have happiness and the causes of happiness
Possa tu avere la felicità e le cause della felicità
སེམས་ཅན་ཐམས་ཅད་སྡུག་བསྔལ་དང་སྡུག་བསྔལ་གྱིི་རྒྱུ་དང་བྲལ་བར་གྱུར་ཅིག།
SEM CHEN TAM CHE DUK NGEL DANG DUK NGEL GYI GYU
DANG DREL WAR GYUR CHIK
May you be free from suffering and the causes of suffering,
Possa tu essere libero dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza
སེམས་ཅན་ཐམས་ཅད་སྡུག་བསྔལ་མེད་བའི་བདེ་བ་དང་མི་བྲལ་བར་གྱུར་ཅིག།
SEM CHEN TAM CHE DUK NGEL ME BE DE WA DANG
MI DREL WAR GYUR CHIK
May you be never be separated from the supreme joy
that is beyond all suffering,
Possa tu non essere mai separato dalla gioia suprema che è al di là di ogni dolore
སེམས་ཅན་ཐམས་ཅད་ཉེ་རིང་ཆགས་སྡང་གཉིས་དང་བྲལ་བའི་བཏང་
སྙོམ་ལ་གནས་པར་གྱུར་ཅིག།
SEM CHEN TAM CHE NYE RING CHAK DANG NYI
DANG DREL WE TANG NYOM LA NE PAR GYUR CHIK
May you abide in equanimity, free from attachment,
aversion and sorrow.
Possa tu, dimorare nell’equanimità, libera dall’attaccamento, dall’ avversione e dal dolore.
Potete ascoltare il brano della preghiera cantata da Drukmo Gyal – qui sotto, oppure sul sito
https://drukmogyal.bandcamp.com/track/four-immeasurable
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FONTI: ESTRATTO da l’Arte del Buon Karma – Dr. Nida Chenagtsang – ed Chiara Luce
Abbiamo preparato un piccolo libretto stampabile della preghiera dei 4 pensieri incommensurabili.