
( Khenpo Troru Tsenam ཁྲོ་རུ་ཚེ་རྣམ)
Il Professore Troru Tsenam è stato uno dei più illustri medici della medicina tradizionale tibetana del XX secolo, nacque nel 1926 nella regione del Kham Tibet orientale e ha lasciato il corpo nel 2004. Era un notevole studioso sia della lingua tibetana che sanscrita, della pratica e della filosofia Buddhista. La sua conoscenza nella Medicina Tradizionale Tibetana e Himalayana non aveva eguali. Ha reso possibile una rinascita della produzione delle pillole preziose e ha documentato formule che altrimenti sarebbero andate perdute. Ha rivestito la Medicina Tradizionale Tibetana con importanti insegnamenti spirituali e rafforzato il lignaggio medico tibetano. La sua vita e il suo lavoro hanno toccato profondamente molte persone e continueranno sicuramente a farlo in futuro.
Quale detentore principale del lignaggio dello Yuthok Nyingthik (གཡུ་ཐོག་སྙིང་ཐིག ) di questo secolo e insegnante del dr. Nida Chenagtsang, a lui dobbiamo la trasmissione di importanti insegnamenti che sono giunti sino a noi, dal remoto Tibet. Insegnamenti antichi ma non obsoleti. Ai nostri insegnanti, e agli insegnanti dei nostri insegnanti e maestri, dobbiamo riconoscenza e gratitudine, e nel rivolgere loro il rispetto autentico, è necessario ricordarli e conoscere la loro storia e le loro parole. Oltre ad una breve biografia tratta dal TTM Journal del 2007, un tributo scritto dal dr. Nida, ci preme condividere la traduzione di un intervista che egli rilasciò nel 1996 in Scozia a Ken Holmes, Direttore del Kagyu Samye Ling . Basta leggere questa lunga intervista per intuire quale uomo compassionevole fosse, un personaggio lungimirante e devoto alla Scienza della Guarigione. Le sue parole delineano con chiarezza e semplicità, i punti salienti della medicina tibetana, e il suo entusiasmo nel trasmettere questa scienza antica, è ancora vivo nelle sue parole:
“ L’arte della guarigione è una cosa meravigliosa – una delle più belle scienze che un essere umano possa applicare – e sono convinto che la saggezza tradizionale e le eccezionali possibilità offerte dalla medicina tibetana potranno contribuire alla comprensione medica del nuovo millennio”.
Khenpo Troru Tsenam ཁྲོ་རུ་ཚེ་རྣམ
Tutti auspichiamo che le sue parole diventino realtà, e che possa la medicina tibetana diffondersi con gentilezza ovunque.
Un’intervista con Khempo Troru Tsenam
Saresti così gentile da dirci a quanto risale la medicina tibetana e da dove proviene?
Risposta: La scienza medica tibetana ha le sue radici principali nella terra del Tibet stesso, nella secolare esperienza e ingegnosità del popolo tibetano, che ha sempre vissuto vicino alla natura e ha dovuto fare affidamento sulle proprie risorse per sopravvivere. A ciò si è aggiunta, negli ultimi due millenni, la saggezza medica di altre terre e civiltà, integrata nel sistema indigeno o intenzionalmente o dalle naturali fecondazioni incrociate delle culture che hanno avuto luogo nel corso dei secoli.
Tutto sommato, possiamo identificare tre fiumi principali che hanno contribuito a formare le acque di quel lago curativo che è la medicina tibetana. Queste tre fiumi o flussi, sono rappresentati sulle insegne dell’Istituto Centrale, l’organo di governo dell’Istituto Astromedico di Lhasa (Meentsikang). Il flusso più lungo sullo stemma proviene dalle montagne di neve, che rappresentano il Tibet stesso. A questo si aggiungono altri due flussi che rappresentano la medicina cinese e la medicina ayurvedica indiana.
Le molte sfaccettature della conoscenza medica che insieme formano la ricchezza della medicina tibetana sono state tutte riunite in quello che è senza dubbio il più noto di tutti i trattati medici tibetani – il rgyud.bzhi – I Quattro Tantra Medici. La medicina tibetana stessa ha una storia documentata di circa 2000 anni ed eseguire e i Quattro Tantra rislagono a circa mille anni fa. Sebbene ci siano stati così tanti alti e bassi nella società tibetana durante quel lungo periodo della nostra storia, il sistema medico tibetano è stato conservato in toto, senza danni né alla sua integrità né al lignaggio vivente della trasmissione della conoscenza da un medico all’altro. È, senza dubbio, una delle più grandi glorie del popolo tibetano.
Penso che l’estensione e l’influenza della Medicina Tibetana siano poco conosciute in Occidente, potresti dire qualcosa a riguardo per favore?
Questa antica tradizione medica ha contribuito a mantenere la salute e la longevità non solo del popolo dei cinque regni conosciuti collettivamente nel corso dei secoli come “Tibet” ma anche di paesi vicini, come Bhutan, Nepal, Sikkim, Ladakh, Mongolia , Sinkiang ecc., dove il suo uso era diffuso. Inoltre, il Tibet è stato a lungo considerato la terra dei medicinali in tutta l’Asia. La medicina tibetana è senza dubbio uno dei sistemi medici più antichi e più profondi del mondo e ha contribuito molto alla comprensione della salute e della malattia del genere umano. Tra l’altro non è semplicemente un semplice folclore nazionale di medicina localizzata. È stata una scienza ampia e completa, con nozioni completamente elaborate sulle basi della salute e della malattia, un sistema di diagnosi semplice ma eccezionalmente efficiente e una gamma molto completa di trattamenti, basati su dieta, stile di vita, farmaci e trattamenti esterni. Secondo me è insuperabile.
Questa opinione è rafforzata quando osservo persone provenienti da vari paesi, che traggono maggiori benefici dai più raffinati sviluppi scientifici moderni, mostrando tuttavia molto interesse e ricerca sulle modalità di diagnosi e trattamento tibetane. Ad esempio, in Oriente, in Giappone, ho trovato un forte interesse per la medicina tibetana. Anche in Occidente, molte persone sono desiderose di studiare medicina tibetana. Ho visitato l’Ungheria nel 1987 e ho anche incontrato molti medici che non solo hanno mostrato molto interesse per la medicina tibetana, ma hanno anche compreso alcuni punti fondamentali della sua pratica e hanno espresso sincero apprezzamento per questo. Per me, questa è una piccola prova che il sistema medico tibetano ha una profonda comprensione della natura del corpo umano e della mente e che questo è intuitivamente riconosciuto dalle persone anche se provengono da contesti culturali molto diversi rispetto ai tibetani.
Siamo tutti consapevoli degli enormi cambiamenti sociali che si sono verificati in Tibet negli ultimi 35 anni. La medicina tibetana in Tibet oggi è la stessa di come era tradizionalmente?
La medicina tibetana come viene insegnata e praticata in questi giorni in Tibet è più o meno la stessa di sempre. C’è stato un piccolo degrado qualitativo. Quantitativamente, è difficile da stimare. In passato, gli ospedali o i centri di formazione non erano stati istituiti – come lo erano stati in tempi recenti – dai governi locali dei cinque regni. La medicina era studiata principalmente nei monasteri, con quasi tutti i monasteri che praticavano attività medica, e c’erano anche medici in ambulatori privati e cliniche sponsorizzate dall’aristocrazia locale. La trasmissione delle conoscenze mediche è stata effettuata attraverso l’apprendistato e la tradizione familiare. Tutto sommato, la medicina era praticata in un modo molto abile. Per darti un’idea della ricchezza della farmacopea tibetana, devi capire che il numero delle sole piante coinvolte nella produzione di farmaci contava più di 3.000 specie. Queste sono state combinate in tutti i modi per produrre farmaci contenenti a volte 8 o 15 o 30 o fino a 100 ingredienti diversi. Poi ci sono anche ingredienti di origine minerale e animale. I medici hanno ottenuto alcune di queste materie prime per le loro medicine a livello locale, alcune provenienti da altre parti del Tibet e ancora altri ingredienti sono stati importati attraverso il commercio. Non solo è sempre stato un sistema efficiente ed eccellente in sé, ma anche qualcosa applicato nel modo più alto possibile, in quanto la medicina era una vocazione basata su un codice morale molto elevato e da un approccio altruistico.
Ti riferisci all’etica buddhista?
Sì. Nel corso dei secoli, il codice etico del dottore era quello del bodhisattva, una persona ispirata dalla motivazione buddista di liberare tutti gli esseri dalla sofferenza. C’è una ricchezza di insegnamenti su questo nel buddismo mahayana, che spiega come mantenere la mente pura e in una cornice altruistica e come vivere in un modo che aspira alla perfezione dell’azione: perfetta generosità, perfetto autocontrollo, perfetta tolleranza, perfetta diligenza, perfetta meditazione e perfetta saggezza. È con questo in mente che si praticava la medicina. Finché ci sono esseri con corpi fisici che soffrono, una delle più nobili professioni è praticare la medicina, per alleviare quella sofferenza.
Così molte scritture buddiste affermano che tutte le molte qualità del bodhisattva possono essere riassunte da una sola parola – compassione – e il ruolo della compassione nell’arte della guarigione è vitale. La compassione, come è stata intesa tradizionalmente in Tibet nel corso dei secoli, comporta un’attenta e abile affinamento della mente umana. Nel caso della medicina, la compassione non è un atteggiamento fisso della mente del medico, radicata soggettivamente in nozioni astratte di amore, ma è una chiarezza di consapevolezza e una qualità di apertura e sensibilità da parte del medico curante riguardo a ciò che sta accadendo oggettivamente nel paziente. Questo è il motivo per cui la compassione è descritta come “inseparabile dalla saggezza”. Significa essere il più pienamente consapevoli possibile di ciò che sta avvenendo nel corpo e nella mente del paziente che viene trattato, non solo in quel momento , ma in ogni attimo.
Potresti parlare ancora della saggezza del dottore e della comprensione tibetana della malattia e della salute?
Un aspetto ovvio della saggezza coinvolta nella fase diagnostica è di essere in grado di rilevare lo squilibrio degli umori che è la causa dei sintomi che il paziente sta presentando. Probabilmente hai sentito parlare dei tre “umori”. La parola stessa significa malato – i tre errori. Sono tre insiemi di sistemi assolutamente fondamentali all’interno del funzionamento del corpo. Quando una persona è in salute, questi tre lavorano insieme in armonia. Ma quando uno o più degli umori sono carenti, iperattivi o sconvolgono gli altri, c’è cattiva salute – da qui il nome nyes.pa, (squilibri/errori).
Gli stessi umori sono manifestazioni dell’interazione degli elementi. Per comprendere il flusso degli elementi nel corpo di un paziente in un dato momento, è necessario essere consapevoli della natura degli elementi in cui il paziente vive e lavora, il gioco degli elementi dovuto ai cambiamenti delle stagioni, i momenti del giorno e così via, e il potere degli elementi nella dieta del paziente. Tutto è una manifestazione di questi elementi primari, ovvero terra, acqua, fuoco, vento e spazio. Possiamo anche descrivere gli elementi come legno, fuoco, terra, metallo e acqua. Comprendere il significato di questi nomi semplicistici – terra, fuoco, acqua, ecc. – richiede molto studio ed esperienza.
Saresti così gentile da spiegarli semplicemente per me?
Gli elementi esistono su molti livelli diversi e le loro manifestazioni variano a seconda del livello. La Terra è la qualità materiale delle cose – la loro materia, il peso, la durezza, la resistenza ecc. – il che significa, nel caso del corpo umano, la carne e le ossa, ecc.
L’acqua è davvero la forza collante tra i vari aspetti della materia – tra le particelle ecc. – e quindi anche fluida, la qualità lubrificante. Nel corpo questo fluido è la coesione generale tra i costituenti fisici. Il fuoco è lo sviluppo, la trasmutazione, la maturazione della materia. Nel corpo è il suo calore fisico, la digestione e così via. Il vento è l’aspetto dinamico – il movimento, il flusso – rappresentato nel corpo da tutte le circolazioni di ossigeno, il flusso di sangue nelle vene e nelle arterie, gli impulsi nel sistema nervoso, il sistema linfatico ecc. Lo spazio è la dimensione che consente altri elementi di adempiere alle loro funzioni – nel corpo umano sono gli spazi vuoti e gli orifizi.
Gli elementi all’interno del corpo sono in costante interazione con quelli al di fuori di esso, in relazione al suo ambiente. Il dialogo corpo-ambiente avviene attraverso l’ingestione di nutrienti, come ossigeno, cibo e bevande, attraverso gli impulsi ricevuti attraverso i sensi e attraverso il modo in cui la persona reagisce in risposta ad altre persone e al mondo circostante. Quelle sostanze nutrienti sono composte dagli elementi; il mondo, sperimentato dai sensi, con i suoi alberi, rocce, sole, cielo è composto dagli elementi e allo stesso modo altri esseri senzienti sono composti dagli elementi. La persona stessa è composta dagli elementi.
Per correggere ciò che non va nel dialogo corpo-mondo, compensiamo somministrando farmaci. I composti medicinali sono anche i concentrati degli elementi. Non solo la prescrizione di farmaci, ma anche consigli sulla dieta e sul comportamento è considerato un fattore molto importante per riportare il paziente in buona salute. Si tratta di utilizzare le risorse a propria disposizione, qualunque esse siano, per riportare in armonia gli elementi squilibrati nel corpo del paziente. La carenza dell’uno o dell’altro elemento può essere compensata da una dieta o da un ambiente ricco di quell’elemento. Similmente, l’eccesso di uno o un altro degli elementi può essere corretto riducendo la potenza di quel elemento nella dieta, nell’ ambiente o con il comportamento, così via.
E la malattia è semplicemente uno squilibrio elementare accidentale, quindi?
Oltre alle cause più elementari e umorali del disturbo – a causa della dieta, dello stile di vita e del comportamento specifico della persona – ci sono anche i fattori psicosomatici scatenanti della malattia che, secondo gli insegnamenti tradizionali della medicina, esistono su tre livelli, chiamati causa remota, causa a lungo termine e causa immediata . Questi sono, rispettivamente:
a. il grado di mancanza di contatto tra la persona e l’innata purezza della mente,
b. le potenti tendenze alle forti emozioni come il desiderio o la rabbia nel passato più remoto, comprese le vite passate e, infine,
c. schemi emozionali più recenti.
Certo, si potrebbe continuare. La medicina è una materia complessa. Quello che ho appena menzionato è solo un assaggio della complessità del fenomeno composito che è un essere umano, dal punto di vista medico tibetano. Nella pratica medica attuale, a volte la mente e il corpo sono piuttosto distinti, l’uno dall’altro. A volte sono indistinguibili e molto spesso sono fortemente interconnessi.
Viviamo qui in un mondo molto interessato alla dieta, ai prodotti alimentari, agli additivi, alle vitamine, ai grassi o meno, ecc. La qualità di questo genere di cose è considerata importante nella medicina tibetana?
Oltre ai fattori scatenanti psicosomatici della malattia e dei fattori elementali a breve termine, ci sono anche considerazioni fisiche a lungo termine relative al corretto funzionamento del metabolismo; particolarmente in termini di assunzione di nutrienti e di eliminazione dei rifiuti.
La medicina tibetana discute questa salute del metabolismo in termini di un ciclo settuplo. È quasi come se i nutrienti principali, con cui intendiamo il cibo che mangiamo, i liquidi che beviamo e l’aria che respiriamo, attraversino sette reincarnazioni dentro di noi per produrre la sostanza stessa della vita; il bagliore della salute. Queste sette reincarnazioni sono sette fasi principali di trasformazione, ciascuna delle quali produce sottoprodotti e rifiuti che devono essere eliminati. Tutti i principali organi e sistemi del corpo sono coinvolti in questo complesso e sottile processo di raffinamento. Quando c’è qualche malfunzionamento in questo costante processo di raffinamento, c’è una potenziale causa di malattia; più lungo e grave è il malfunzionamento, più gravi sono le conseguenze. In effetti, è notevole il numero di malattie che hanno la loro radice in una delle fasi principali del ciclo metabolico, vale a dire la digestione e, indirettamente, la dieta. La digestione è uno dei primi stadi del processo settuplo e la mancanza di un’alimentazione adeguata in questa fase avrà ripercussioni in tutte le fasi successive. Inutile dire che la medicina tibetana mira a individuare le deficienze o gli eccessi a lungo termine nel quadro metabolico generale e correggerli il più possibile, date le circostanze del paziente.
Quindi un medico tibetano deve essere consapevole di molte cose quando fa una diagnosi?
Sì. Torniamo alla compassione. Il compito compassionevole del medico è quello di arrivare ad un accurata valutazione di ciò che è veramente sofferente il paziente, tenendo conto di tutti i fattori menzionati prima. Senza compassione, che è la sensibilità che il medico ha per ciò che sta accadendo nel paziente, ci sarà solo una consapevolezza dei sintomi legati alla condizione fisica immediata del paziente. A volte questo è sufficiente, quando un paziente soffre semplicemente di un raffreddore, un intossicazione alimentare minore o simili. In questi casi una diagnosi semplice porterà a un trattamento semplice o, a volte, a nessun trattamento e il paziente si riprenderà, ma a parte questi casi, il compito principale della medicina tibetana è di riportare l’intera unità psico-fisica del paziente in vera salute. Senza la chiara consapevolezza di tutti i fattori a lungo termine e a breve termine coinvolti e una motivazione veramente compassionevole, ciò che un medico può ottenere in questo settore è relativamente limitato.
Questo è in effetti un punto molto importante, perché i medici sono i principali responsabili dell’aiuto ai pazienti, quelli che, per loro stessa definizione, stanno soffrendo. Il ruolo del medico nel fornire non solo la medicina, ma il supporto generale per il paziente è stato sottolineato in modo significativo nei testi di medicina tradizionale tibetana e in passato questo ha avuto la dovuta enfasi nella pratica medica quotidiana. Più recentemente, poiché i medici del Tibet non hanno ricevuto una formazione completa sul bodhisattva e hanno visto la medicina in una luce più materialistica – come un lavoro tra i molti per il quale hanno ricevuto uno stipendio dal governo – questo aspetto è caduto in secondo piano. Fortunatamente ora viene ripristinato, grazie alla libertà di cui godiamo di poter seguire l’allenamento del bodhisattva e grazie alla spinta che stiamo portando a ripristinare la medicina tradizionale tibetana in tutta la sua pienezza. Come ho detto prima, l’arte medica era la grande gloria del Tibet ed ora è vitale che i nuovi medici lo apprendano com’era, nella sua interezza.
Il mio obiettivo è quindi quello di essere in grado di formare tutti questi medici secondo il tradizionale sistema tibetano – con uno standard elevato o etica e altruismo e anche come poter utilizzare tutti gli aspetti della medicina tradizionale, compreso l’uso di minerali più rari e di sostanze preziose e le antiche abilità operative usando i cucchiai ecc. Questo è il nostro progetto
Secondo te, la salute fisica è collegata al benessere spirituale?
La comprensione di ciò che realmente significa la vera salute a lungo termine, è molto profonda. Poiché, come ho menzionato sopra, è la purezza o l’impurità, la maturità o l’immaturità della mente che è il principale fattore a lungo termine nel determinare il benessere e la salute della persona, ne consegue che è solo l’illuminato che avrà felicità fisica e mentale. Ciò non significa necessariamente che gli esseri più evoluti hanno meno malattie fisiche. È una questione di come “bene” si sente un essere umano e quanto bene possono far fronte alle situazioni della vita, inclusa la salute fisica. Questo è un punto piuttosto sottile, ma allo stesso modo deve essere preso in considerazione. Non si tratta semplicemente di trattare il corpo con il suo problema specifico, ma il corpo come parte di una combinazione di corpo e mente che è sofferenza. Sebbene nella pratica medica quotidiana il medico non si assuma la responsabilità del progresso spirituale o psicologico del paziente, è necessaria una certa comprensione di questa dimensione spirituale ed emotiva a lungo termine perché ci sia una saggia analisi di un disturbo, specialmente quando si parla di difficoltà nel trattamento, o quando si tratta disturbi radicati o cronici. Oltre a queste considerazioni sull’effetto della mente sul corpo, ci sono anche le stesse gravi malattie mentali- un intero ramo della medicina tibetana.
In che modo la nostra mente influenza la nostra salute? So che questa è una grande domanda, ma forse dovresti citare alcuni punti importanti.
Vorrei parlare brevemente del luogo comune e dei fattori psicosomatici di malattia a lungo termine.. Nella medicina tibetana questi sono discussi in tre gruppi: quello del desiderio, che copre tutti i tipi di sentimenti umani da quelli dell’avidità fino alla passione sessuale, quello della rabbia, che va dalla frustrazione al vero odio, e quello dell’ignoranza, che va dal fitto torpore mentale attraverso l’ignoranza dell’innata purezza della mente. Queste tre aree sono chiamate i tre veleni. Ognuno di essi ha molte sottocategorie e ci sono molti stati mentali che contengono elementi di due gruppi principali o anche di tutti e tre – cose così complesse come la gelosia, per esempio.
A lungo termine una predominanza di desiderio, attaccamento, desideri frustrati ecc. creerà uno squilibrio nel sistema fisico noto come “umore vento (rlung) “. Il vento è la qualità dinamica all’interno dei vari sistemi fisici. Quando l’umore vento è in armonia, la digestione, il sistema nervoso, il flusso sanguigno ecc. funzionano tutti fluidamente. Una predominanza a lungo termine della rabbia creerà uno squilibrio nell’umore della “bile (mkhris.pa)”. Questo non significa solo alla bile fisica o la cistifellea. Si riferisce alla produzione di calore ed energia nel corpo, specialmente attraverso l’ingestione e la trasformazione del nutrimento. Una predominanza a lungo termine dell’ignoranza creerà squilibri nell’umore “flemma (bad.kan)”. Ciò riguarda in particolare gli equilibri dei fluidi nel corpo e ciò che potremmo descrivere generalmente come la sua natura fredda.
So che non è facile per te parlare di quello che è successo in Tibet dal 1960, ma sarei grato se potessi dire come ha influito sulla Medicina Tibetana e su di te personalmente.
L’applicazione diffusa di questa meravigliosa scienza di guarigione da parte di medici dedicati è stato lo status quo in Tibet per più di mille anni ma, durante la rivoluzione culturale, come in molte altre cose in tutta la Cina, il sistema medico tibetano ha subito danni molto grandi e, con l’eccezione di uno o due, i grandi centri di apprendimento medico furono distrutti. Inoltre, anche la medicina praticata dai singoli medici nelle aree rurali si è quasi finita. Una delle poche cose a sopravvivere in parte era il Lhasa mintsikang – l’Astro-Medical Institute. Il sistema medico tibetano indigeno soffrì perché era considerato dal regime comunista del tempo unicamente basato sulla superstizione – un’invenzione dei lama – e non una vera scienza medica. Fu solo dopo la terza Assemblea Nazionale che iniziò un restauro di alcune attività culturali nazionali tibetane. Da allora c’è stata una costante rinascita della medicina tibetana, a volte attraverso l’iniziativa di organismi governativi, a volte attraverso quella delle autorità locali e talvolta, più recentemente, con il sostegno di Rokpa, un’associazione benefica internazionale profondamente impegnata nel ripristino della medicina tibetana in Tibet. In realtà, non si tratta semplicemente di restaurare ciò che era in precedenza, ma di far rivivere la medicina tibetana in un modo che risponda in modo intelligente ai bisogni di oggi.
Il risveglio ha portato a una crescita significativa e organizzata delle scuole di medicina. Alcuni ospedali e centri medici sono stati istituiti in luoghi in cui prima non ce n’erano e alcune istituzioni sono state restaurate ben oltre la loro capacità precedenti. Il centro Astromedico di Lhasa, ad esempio, è stato notevolmente sviluppato e la sua forma e capacità attuale – in termini di numero di dottori, letti, macchine, edifici e allocazione di fondi – è molto maggiore di quanto non fosse in passato. Il personale conta quasi 1.000 persone, ci sono diverse centinaia di letti per i pazienti, una delle principali fabbriche produttrici di medicinali ed è un ospedale universitario con status universitario. Grandi centri astromedici sono stati fondati anche a Shigatse, Chamdo, Nagchu, Soka, Nyitri, ecc. Questi hanno fornito ospedali, medici e medicine dove prima non esistevano e costituivano centri regionali di assistenza sanitaria. Altri centri astromedici che sono stati restaurati nelle grandi città sono del calibro di De-Ge, Pa-Yul, Dartse-Do e alcuni nella provincia di Chinghai. In un certo senso, attualmente la scienza e l’educazione medica tibetana sta attraversando un periodo di grande sviluppo. In tutti questi centri, la medicina tibetana viene insegnata secondo la tradizione e anche loro hanno iniziato a usare moderni metodi e macchine scientifiche e stanno cercando di vedere come i modi moderni possono essere combinati con l’antica saggezza. Questo è ovviamente un compito ambizioso e allo stesso tempo molto necessario che deve essere affrontato un giorno o l’altro. Viene affrontato in modo pragmatico e aperto e dovrebbe, se gestito in modo intelligente, spostare entrambi i sistemi medici verso l’obiettivo generale congiunto di sradicare e prevenire tutte le malattie, rendendo così un ottimo servizio a tutti gli esseri.
È evidente, per esempio, che un medico tibetano che ha diagnosticato con successo un tumore in un determinato luogo in un paziente sarà felice di avere una radiografia o altra informazione che mostri la dimensione esatta del tumore e il suo effetto all’interno del corpo stesso e in relazione agli altri orgnai. In passato, la forza della medicina tibetana veniva attraverso l’assorbimento e l’integrazione di cose da altri sistemi medici che si dimostrarono di reale utilità – ricorderete l’analogia dei tre fiumi. Ci sono molti sistemi medici in tutto il mondo e non siamo contrari all’adozione di ciò che potrebbero avere da offrire. Nella direzione opposta, sembra ora sempre più probabile che in molti casi i rimedi tradizionali a base di erbe e minerali tibetani siano in grado di fornire soluzioni più efficaci e meno invasive rispetto alla chirurgia odierna o ai moderni farmaci chimici. Ad esempio, i nostri preparativi per la rimozione di calcoli renali e calcoli biliari, alcuni dei quali ho sviluppato negli ultimi anni, hanno impressionato gli scienziati cinesi moderni per la loro efficacia. Un altro settore in cui vi è una grande promessa è quello delle medicine tibetane basate sul mercurio detossificato. Da quello che vedo delle malattie in Occidente e nel mondo moderno, queste medicine possono portare grandi benefici a chi soffre di alcune delle malattie prevalenti in questi giorni. Nella società tradizionale tibetana, questi composti a base di mercurio non potevano essere fabbricati da ciascun medico. La preparazione del mercurio detossificato, che è l’ingrediente di base, richiede una grande quantità di tempo, denaro e risorse umane. Quindi è stato prodotto solo nei grandi monasteri o su richiesta di personaggi estremamente ricchi. La conoscenza di come produrre questo mercurio detossificato è tenuta segreta. È una tradizione orale tramandata da maestro-medico a maestro-medico. Sebbene parte della tecnica sia stata impegnata nella scrittura, alcuni passaggi chiave sono intenzionalmente omessi per mantenere questa conoscenza strettamente controllata e priva di abusi.
La conoscenza di come produrre mercurio detossificato è stata quasi completamente persa. La pratica effettiva non era stata eseguita per molto tempo e la prma rinascita fu eseguita da me stesso e dal dott. Tenzin Chodrak, che in seguito divenne il medico privato di Sua Santità il Dalai Lama. Dopo questa prima “rinascita” fu prodotto da me a Pomi, prima di andare a prendere il mio posto al Centro Astromedico di Lhasa. Da allora ho trasmesso il know-how a molte persone – studenti e colleghi – e la continuità di questo aspetto raro e importante della medicina tibetana è stata preservata per i posteri. Da allora ho prodotto questa medicina importante in Dege, Chinghai, Yushu, Chamdo e in molti altri posti. Dopo aver fatto il mercurio, ho proceduto a far rivivere la produzione dei vari complessi farmaci per le sostanze preziose a base di mercurio, oro, pietre preziose e altre sostanze rare. Ciò ha avuto molto successo, a tal punto che ora ci sono molti medici in tutto il Tibet ben addestrati nella produzione di queste medicine vitali. Ora non c’è più paura di perdere questa conoscenza per sempre.
Il processo per produrre mercurio detossificato nella medicina tibetana non è esattamente lo stesso di quello dell’Ayurveda. Non viene dalla tradizione vedica ma dalla rivelazione di Urgyenpa, il grande siddha e maestro di Kagyu. Oltre a questo, i tibetani hanno sempre avuto una buona dose di conoscenza alchemica e hanno capito come trasformare una cosa in un’altra, quando una tale trasformazione è possibile.
Il processo al mercurio coinvolge circa 100 persone, che lavorano costantemente per circa un mese. Sono necessari centinaia di grammi di oro. Attraverso le trasformazioni a cui si sottopone, il mercurio che è dapprima altamente velenoso, lucido, altamente mobile e simile a un metallo liquido, diventa medicinale, nero opaco, immobile e solido. Diventa il re degli antidoti per tutti i tipi di avvelenamento.
Il mercurio detossificato non è solo mercurio, è un composto complesso il cui processo coinvolge mercurio, oro, argento, rame, vari tipi di ferro, 8 tipi di minerali, ecc. Durante la preparazione accadono cose sorprendenti. Per esempio, durante le sue trasformazioni e disintossicazione, l’oro, che è un metallo nobile e immutabile, diventa ossidabile, cioè brucia. Questo ha stupito gli scienziati cinesi che hanno assistito a ogni fase della preparazione dell’oro, durante la quale è stato battuto e bollito in modi speciali e trattato con varie sostanze chimiche naturali per diversi giorni prima di essere cotto in un forno. Nei tempi passati era necessario trascorrere 45 ore in un forno a carbone, ma con i forni moderni il tempo necessario è stato ridotto a circa 10 ore. Il prodotto finale è una polvere d’oro che può essere bruciata.
C’è un vecchio detto tibetano: “Non preoccuparti se l’oro cade nel fuoco – non può mai bruciare, ma al contrario migliorerà”.
Tuttavia, il composto dell’oro detossificato brucia e una volta bruciato è di un colore nero. Quando abbiamo preparato l’oro nel Centro Astromedico di Lhasa, a volte abbiamo bruciato fino a 3 libbre d’oro in questi processi. Come comprenderete, poiché solo la preparazione del catalizzatore d’oro nella preparazione del mercurio richiede così tanti giorni ed è piuttosto complicata, quando si tiene conto della preparazione di tutti gli altri metalli e minerali e così via, non sorprende che il l’intero processo richiede 30 giorni di attività non-stop.
La preparazione del mercurio detossificato al quale ho accennato sopra, e che attualmente utilizziamo, è anche leggermente diversa dal processo di cui si parla nei quattro Tantra. La tecnica è stata data a Khedrup Orgyenpa, di Vajrayogini, nella terra di Orgyen. Lo insegnò al Karmapa Rangjung Dorje, che lo insegnò a Sonam Zangpo, che era il nonno di Sungkar Nyamme Dorje e divenne la tradizione di Tsurpu. Durante il tempo del quinto Dalai Lama è stato realizzato da Dharam Nyammo. Successivamente Situ Choji Jungnas lo ha realizzato in De-ge. Altri famosi Lama di epoche più recenti, nel secolo scorso, come Kongtrul Lodro Taye, Jamyang Chentse Wangpo, Mipham Rinpoche e così via, hanno mantenuto la tradizione, molti dei quali hanno un forte legame con Derge, la mia regione. Poiché la detossinazione del mercurio coinvolge molte persone, molte ricchezze e risorse, la sua realizzazione è stata un evento raro.
Ci sono molte tecniche segrete, conservate attraverso una tradizione orale, per fare medicine molto potenti e speciali come queste. Coinvolgono fenomeni meravigliosi come quelli sopra menzionati o come la polverizzazione del diamante, per farlo mescolare con altre sostanze nelle preparazioni medicinali. Anche se ora ci sono molte persone coinvolte nella pratica della medicina tibetana in Tibet e ci sono molte attrezzature mediche e molti farmaci sono disponibili al giorno d’oggi, ci sono ancora, a mio parere, molti requisiti da soddisfare e molto più studio da approfondire, prima di poter considerare che la pienezza della medicina tibetana sia ben radicata nei secoli a venire. Soprattutto ora che l’Istituto di Medicina Tibetana di Lhasa è stato ristrutturato, c’è lo spazio per farlo. Sono stati spesi molti soldi e ne è stato fatto un sacco di previsione – ed è stato stato conferito lo status di università indipendente. Io stesso ricopro l’incarico di Dirigente Medico e Professore di Medicina e sono responsabile dell’assicurazione della conservazione dello studio medico tibetano per le generazioni future – cerco di fare del mio meglio, ma converrai che sono vecchio e che c’è ancora molto da fare. Sono molto interessato a trasmettere il mio know-how in molti settori specializzati, mentre la mia salute lo consente ancora. Ciò comporterà, tra le altre cose, la raccolta degli ingredienti rari necessari per produrre molte medicine tradizionali che non sono state preparate da alcuni decenni e che i medici attuali non sanno come preparare. Come per la preparazione del mercurio, avranno bisogno di lavorare al mio fianco mentre preparo questi composti in modo che comprendano chiaramente tutti i passaggi coinvolti.
Molta abilità, conoscenza ed esperienza vanno nella preparazione delle medicine tibetane. Mi è stato detto, anche se non sono stato in grado di esaminarlo io stesso, che le medicine preparate nello stesso Tibet sono spesso più efficaci degli stessi rimedi preparati in altri paesi himalayani. Se questo è il caso, si possono immaginare molte ragioni per cui sarebbe così. Innanzitutto c’è la terra stessa: è certo che la sua geografia, il clima e l’altitudine sono piuttosto unici. Una persona religiosa potrebbe anche dire che i secoli di pratica religiosa diffusa e profonda hanno assorbito le colline e le valli con qualcosa di molto speciale. Si deve anche prendere in considerazione l’ubicazione di piante specifiche e il modo in cui vengono raccolte.
Nel corso dei millenni, siamo venuti a conoscere i posti migliori per raccogliere ogni erba ed è molto importante che questa conoscenza sia preservata e che l’ambiente in cui crescono le erbe rimanga incontaminato. Ogni area, così come una posizione specifica all’interno di ciascuna area, ha la sua specialità floreale e le piante hanno una potenza particolare. Bisogna sapere esattamente quando scegliere la pianta – non solo in termini di ciclo vitale ma anche in termini di astrologia e ora del giorno, ecc. Le spiegazioni tradizionali spiegano anche chi dovrebbe scegliere la pianta e come dovrebbe essere raccolta. Seguendo tutti questi criteri si produce in modo appropriato una materia prima molto diversa da quella che si otterrebbe solo con la raccolta di piante che portano quel nome, ovunque e in qualsiasi momento, poiché temo possa accadere altrove. Una volta che si hanno le migliori materie prime, raccolte come detto, queste devono essere processate e combinate per produrre le varie medicine. Non solo questo deve essere fatto correttamente, da un punto di vista tecnico, ma, secondo la tradizione medica, con la preghiera /l’intento e nel corretto stato di mente compassionevole.
Nel Lhasa Insititute studiamo la letteratura medica tradizionale tibetana, la letteratura astologica tibetana, ma anche la grammatica, la lingua e la composizione, la lingua cinese, l’inglese, così come la politica e altri argomenti correlati. Poiché nella letteratura medica tibetana e nel sistema di medicina tibetana, la purezza della motivazione e della condotta dei medici è sempre stata fortemente enfatizzata, è essenziale che ci sia abbastanza formazione e istruzione su questi argomenti. Mi riferisco all’atteggiamento del bodhisattva menzionato in precedenza. In passato questo è stato coltivato studiando le scritture buddiste classiche sul percorso del bodhisattva – il ratnavali, il bodhicaryvatara ecc. Questi studi tradizionali sono stati gradualmente reintrodotti e sono molto contento di questo, dato che, la qualità della mente del medico è abbastanza determinante nello stabilire la qualità del trattamento medico stesso. Abbiamo anche in programma di istituire un’ala di ricerca in questo Istituto in cui verificheremmo le malattie appena scoperte che ora prevalgono in tutto il mondo. C’è un enorme spazio qui e un’enorme quantità di lavoro da fare, e deve essere fatto in modo tale da soddisfare non solo i nostri dottori, ma i criteri dell’attuale comunità scientifica mondiale. In un periodo abbastanza lungo e in un numero significativo di pazienti, dovremmo impiegare terapie tradizionali e anche produrre nuovi farmaci sufficientemente adeguati per affrontare tali malattie, dal punto di vista della medicina tibetana. Alcune persone sono molto ottimiste in questo settore. Personalmente ritengo che in alcune aree si possa fare molto – sia per curare che per attenuare malattie gravi – ma non ha senso sollevare false speranze. È necessario condurre ricerche adeguate e vedremo, col passare del tempo, quale contributo la medicina tibetana potrebbe dare alle arti curative del secolo a venire.
Oltre al restauro di tutte le medicine tradizionali e dell’etica medica tradizionale, c’è un’altra area di restauro che ci interessa, vale a dire quella delle tecniche utilizzate in tempi più antichi. Sembrerebbe che in epoche precedenti la medicina tibetana fosse studiata in modo eccezionale. Più tardi, divenne, relativamente parlando, un po degenerata. Abbiamo documenti e prove di molte cose che c’erano prima – come operazioni sul cervello umano, uso di strumenti lunghi a cucchiaio per eseguire operazioni su vari organi ecc. A differenza del tipo di operazioni che si vedono in Occidente, dove il il corpo è aperto su larga scala, il secondo era una forma di chirurgia mini-invasiva, principalmente usata per rimuovere i tumori, da tutti i tipi di organi e parti del corpo diversi, questi erano parte della pratica medica tibetana a un certo punto, ma sembra essere stato quasi del tutto dimenticato ora. Speriamo di riconquistare il know-how di queste vecchie saggezze e di reintrodurre qualsiasi di quelle cose che potrebbero essere utili oggi. In breve, sia in termini di qualità che di quantità, speriamo di ripristinare la medicina tibetana nella sua interezza.
Guardando al di là del Tibet, è evidente che ci sono molte nuove malattie nel mondo, come l’Aids, e nuove predominanze di malattie che causano la morte, come il cancro. Ci sono anche malattie nuove per il Tibet stesso, ora che c’è un maggiore contatto con il mondo esterno. Attraverso la ricerca e un entusiastico ristabilimento della medicina tibetana, speriamo di essere in grado di contribuire allo sforzo necessario per combattere questi malanni e portare qualche speranza di guarigione parziale o totale per almeno alcune di esse.
“ L’arte della guarigione è una cosa meravigliosa – una delle più belle scienze che un essere umano possa applicare – e sono convinto che la saggezza tradizionale e le eccezionali possibilità offerte dalla medicina tibetana potranno contribuire alla comprensione medica del nuovo millennio”
.
BIOGRAFIA del dr. Troru Tsenam
(un tributo del dr. Nida Chenagtsang)
Il professor Dottor Troru Tsenam è nato nel 1926, nella contea di Joda, Kham, nel Tibet orientale. Dalla giovane età di 5 anni, ha iniziato a studiare la lettura e la scrittura tibetane con suo zio Atse Palden. All’età di 12 anni, ha studiato medicina tradizionale tibetana da Lama Guru, in particolare gli aspetti della lettura del polso e dell’analisi delle urine. Tra i 15 ei 18 anni, ha viaggiato dal Kham a Lhasa, Bhutan, Nepal e India in pellegrinaggio. Quando è tornato da quel viaggio, Kathok Khanpo Legshad Jordan ha suggerito di andare al monastero di Kathok per saperne di più e approfondire le sue conoscenze negli studi tradizionali. Al collegio monastico di Kathok ha studiato filosofia buddista, studi tantrici e sutra. La sua attenzione particolare era rivolta sullo studio della medicina tibetana del dottor Tachung Lama Tsering Chophel, dove apprese importanti competenze relative alla farmacopea medicinale tibetana. Nel 1956, fu invitato nel monastero di Toru e vi si recò per insegnare e praticare il buddismo e la medicina tradizionale tibetana. Il monastero gli offrì il titolo di “Khanchen” nel monastero di Troru. Questa è la più alta posizione possibile del maestro nel loro monastero e gli studiosi di tutto il Tibet lo hanno rispettato come uno studioso e dottore di medicina tibetana di spicco. Mentre stava insegnando e curando pazienti nel monastero di Toru, fu detenuto per molti anni dai cinesi (dieci anni circa). Durante la rivoluzione culturale cinese trascorse la maggior parte del tempo in prigione; tuttavia, anche in queste condizioni avverse, ha lavorato come medico curando gli altri detenuti e anche il personale militare.
Quando fu finalmente rilasciato gli fu permesso di esercitarsi di nuovo come medico normale nel villaggio locale, Powo. Nel 1977, per la prima volta dopo la rivoluzione culturale cinese, il Prof. Troru Tsenam fece alcune pillole preziose. Questa scienza e questa arte erano andate perdute per tutti gli altri: solo lui aveva le conoscenze per preservare e proteggere questo antico metodo tibetano di formulazione delle Pillole Preziose. Ha poi trasmesso il lignaggio di questa tradizione medica a circa 200 persone. Poco dopo, il Lhasa Mentsee Khang lo invitò a modificare il libro della raccolta delle medicine tibetane. A quel tempo, ha iniziato a insegnare medicina tradizionale tibetana, Yuthok Nyingthig, astrologia, sanscrito e altri importanti argomenti relativi alla medicina. Nel 1983, il direttore di Lhasa Mentsee Khang invitò il prof. Troru Tsenam a insegnare medicina tibetana e sanscrito al Mentsee Khang; nel 1984 istruì gli insegnanti di medicina tibetana in sanscrito e medicina. Nel 1987, il Panchen Lama ha invitato il professor Troru Tsenam al Collegio buddhista tibetano di Pechino per insegnare il buddismo e la tradizione Kagyud. Durante il tempo trascorso a Pechino, scrisse libri sulla storia e la filosofia del buddismo. Nel 1989, divenne vice presidente del Tibetan Medicine College di Lhasa, in Tibet.
Lì insegnò a dottori e studenti del Tibet centrale, Qinghai, Gansu, Suchuan, Yunnan, Xingjian e nella Mongolia interna . Nel 1990, ha nuovamente insegnato il sanscrito. Nel 1994, il Prof Troru Tsenam fu invitato nel Regno Unito, dove ha insegnò Medicina Tradizionale Tibetana presso il Tara Rokpa Medicine College del Monastero di Samye Ling. A Chengdu, nell’anno 1997, ha dato tutto il suo insegnamento personale a molti studenti. Complessivamente, ha scritto circa 15 volumi di opere e insegnamenti – in particolare un grande commento del Gyud bZhi – i Quattro Tantra della Medicina Tibetana, oltre a numerosi articoli. Ha rivelato circa 260 tipi di formule di medicina tibetana e ha preservato il puro lignaggio della Medicina Tibetana, in particolare all’interno dell’aspetto spirituale della Medicina Tibetana.
Pubblicazioni maggiori
• Drang Song Zhel Lung གསོ་ རིག་ རྒྱུད་ བཞིའ ི་ འགྲེལ་ དྲང་སྲོང་ ཞལ་ ཞལ་ – un grande commentario del Gyud Zhi (i Quattro Tantra della Medicina Tibetana)
• དངུལ་ ཆུ་ བཙོ་ བཀྲུ་ ཆེན་ རིན་ མོ་ ་ ལྕགས་ ལྕགས་ ཁམས་ ཐལ་ ་ རིན་ རིན་ རིན་ ཆེན་ རིལ་ བུ་ གི་ སྦྱོར་ ཐབས་ ལེན་ ལེན་ ལེན་ – il lavoro descrive in dettaglio i metodi di fabbricazione di mercurio purificato medico e i dettagli della produzione delle pillole preziose. –
• è l’autore del dosaggio dei componenti nel famoso testo scritto da Ju Mipham Jamyang Namgyal Gyamtso “Menjor Dutsii Thigle” (སྨན་ སྦྱོར་ བདུད་ རྕིའ ི་ ཐིག་ ལེ lit. gocce nettarose di formulazioni medicinali) contenente una descrizione di circa 260 diverse formulazioni.
• བོད་ ཀྱི་ གསོ་ རིག་ རྒྱུད་ བཞིའ – ཚུལ་ – – – un articolo sull’origine del Gyud Zhi
• སྨན་ རྩིས་ གཉིས་ ཀྱི་ འབྲེལ་བ་ ནི་ – – – – – un articolo sul rapporto tra medicina tibetana e astrologia
Fonti:
– Chenagtsang, Nida. TTM Journal # 1: The Journal of Traditional Tibetan Medicine – 1a edizione, 2007 (Sowa Rigpa Journal – TTM Journal). Accademia internazionale per la medicina tradizionale tibetana.
– Traduzione dell’ intervista in inglese a cura di Laura Bellandi tratta dal sito http://www.khenpo.eu/tara/khenpo.html
Links:
– https://www.sorig.net/about/family/troru-tsenam