
Questa antica spezia è un rizoma utilizzato da tempo immemore nelle culture orientali, in particolar modo asiatiche, ed è stata introdotta in occidente all’epoca di Alessandro Magno, quando il suo uso si diffonde dall’Antica Grecia a tutto l’Impero Romano, arrivando, grazie agli Arabi, anche in Africa. Lo zenzero era noto anche agli Egizi, dai quali veniva impiegato come ingrediente nel processo d’imbalsamazione, ed è sicuramente stata una delle prime spezie ad arrivare in Europa.
Tramite Greci e Romani, che ne facevano largo uso in cucina, divenne molto famosa e richiesta anche durante il Medioevo. Pitagora lo considerava un antidoto ai morsi dei serpenti, Dioscoride di Pedanio (medico, botanico e farmacista greco del I secolo d.C.), nel suo testo Materia Medica, lo raccomanda per irrobustire lo stomaco e risolvere le problematiche digestive, Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), nel suo Naturalis historia, definisce la spezia “una radice bianca, aspra e piccante al palato”, una radice di grande valore, venduta letteralmente a peso d’oro.
Galeno (medico greco del II secolo d.C.) gli attribuiva poteri afrodisiaci, un pensiero condiviso dalla medicina araba che ne consigliava l’assunzione con il miele, e Confucio (V secolo) ne apprezzava le caratteristiche medicamentose, sostenendo che schiarisse la mente ed eliminasse le impurità del corpo. Anche la mistica Santa Hildegarda von Bingen (1098-1179), religiosa benedettina tedesca, impiegava lo zenzero per la preparazione di moltissimi rimedi: come tonico, antisettico, e per combattere le malattie da raffreddamento.
Nel Medioevo lo zenzero era molto apprezzato, soprattutto per le decantate virtù afrodisiache così come confermato dalla famosa scuola medica salernitana dell’XI secolo:


Tra il XIII e il XIV secolo diventa la spezia più commercializzata: in forma essiccata e polverizzata, viaggia dall’Oriente fino al bacino del Mediterraneo, dove si diffonde a macchia d’olio, conquistando i popoli con le sue proprietà così sorprendenti da sembrare magiche.
Nel 1697 all’Accademia delle Scienze, in Francia, vengono declamate le virtù di questa radice, come fortificante dello stomaco e protettore dai veleni, e da allora questa spezia cominciò ad essere presente ovunque nei manuali di botanica.
Poi, magicamente, nel ‘700 la sua fama si affievolisce, e solo dopo un lungo periodo di “assenza” ricompare oggi.
Le sue virtù sono state “riscoperte” e decantate dalla comunità scientifica moderna: la ricerca, infatti, continua a validare progressivamente i benefici del suo utilizzo, già ampiamente riconosciute dalla tradizione e dalle Medicine antiche ( Ayurveda, Cinese e Tibetana- Sowa Rigpa).

Etimologia di Zenzero ( Zingiber officinalis Roscoe)
L’italiano Zenzero, il tedesco Ingwer, l’inglese ginger, il francese gingembre, e praticamente tutti gli altri nomi di zenzero nelle lingue europee, sono riconducibili al latino zingiber, che era a sua volta un prestito dal greco (zingiberis [ζιγγίβερις]).
Si pensa che la radice provenga dall’India, che era la fonte europea dello zenzero nell’antichità: il nome greco zingiberis [ζιγγγίβερις] è, infatti, un calco abbastanza accurato del nome dello zenzero nelle lingue indo-arie parlate nello stesso periodo, per esempio, il Pali singivera [सिंगिवेर], la cui forma sanscrita corrispondente è shringavera [शृंगवेर], che significano tutti “a forma di corno di cervo”.
Paradossalmente, il termine originale sanscrito shringavera [शृंगवेर] sembra non aver lasciato traccia nelle lingue contemporanee dell’India settentrionale: i due termini moderni derivano da altre due parole sanscrite, ardraka [आर्द्रक] zenzero fresco, e sunthi [सुंठि] zenzero secco.
Similmente anche in Tibetano si utilizzano due termini per indicare la spezia fresca bca’ sga, o secca – sman sga.
In generale, in Tibetano si trova sotto il termine generico Ga (sga) e GAKYA (tib sga skya) anche per indicare le specie Galanga, Kaempferia galanga, o Hedychium spicatum.
Secondo la biomedicina:
Il rizoma di Zingiber officinale, comunemente noto come zenzero, è un’erbacea perenne della famiglia delle zingiberacee, parente stretta del cardamomo, ricca di oli essenziali, gingerina, zingerone, resine e mucillagini.
E’ ancora oggi una spezia importante a livello mondiale. È stato usato per secoli nei sistemi Indiani, Cinesi, Arabi, oltre che Tibetani, Unani e Siddha della medicina tradizionale per trattare nausea e vomito indotti da diversi stimoli.
Molte ricerche non ancora conclusive sullo zenzero hanno mostrato un’efficacia significativa per quanto riguarda il controllo della CINV – la nausea e il vomito indotti dalla chemioterapia – che sono un effetto collaterale comune del trattamento citotossico.
Lo Zenzero è un antitumorale
L’attività benefica dello Zenzero è stata ampiamente documentata da diversi studi che hanno dimostrato le promettenti proprietà preventive dello zenzero contro le malattie croniche, come l’ipertensione nelle coronaropatie, e in generale contribuisce al miglioramento dell’azione del sistema immunitario.
È stato inoltre dimostrato che i composti attivi dello zenzero controllano lo sviluppo del tumore attraverso la regolazione dei geni oncosoppressori, l’induzione dell’apoptosi e l’inattivazione della segnalazione del fattore di crescita endoteliale vascolare.
Numerosi studi hanno dimostrato anche la capacità del gingerolo nel sopprimere l’iperproliferazione e i processi infiammatori che portano a cancerogenesi, angiogenesi e metastasi, e suggerito una possibile efficacia contro vari tumori gastrointestinali come il cancro gastrico, il cancro del pancreas, il cancro del fegato, il cancro del colon-retto e il colangiocarcinoma.
I principi attivi sono :
- Gingeroli e composti correlati al gingerolo – presenti nello zenzero fresco (4-gingerolo, 6-gingerolo, 8-gingerolo e 10-gingerolo; il più abbondante e studiato è il 6-gingerolo) hanno attività antiossidante, attività antitumorale tramite induzione dell’apoptosi e modulazione dell’attività genetica, attività antinfiammatoria e anti analgesica, attività antimicrobica e attività epatoprotettiva;
- Shogaoli: attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale
- Zingerone: attività antiossidante, proprietà antinfiammatorie e antibatteriche;
- Paradol: proprietà antiossidanti, antitumorali e antimicrobiche;
- 1-Deidro-10-ginerdone: regolazione dei geni infiammatori;
- Terpenoidi: induzione dell’apoptosi (morte celluòare programmata)
- Flavonoidi dello zenzero: attività antiossidante.
Lo zenzero è quindi anche un importante agente antimicrobico. Molti dei suoi componenti sono attivi contro Escherichia coli, Salmonella typhi, Candida albicans, Mycobacterium avium complex e bacillo di Koch (responsabile della tubercolosi nell’uomo).




In Sowa Rigpa:
Conosciuto come una delle “tre sostanze calde” – “tsha ba gsum” insieme a pepe lungo Piper Logum L ( pi pi ling ) e pepe nero Piper nigrum ( pho ba ris), è una medicina di natura calda.
La Sowa Rigpa, o Medicina Tradizionale Tibetana, distingue molti tipi di zenzero, e ,oltre a 3 tipi principali vi sono numerose altre varietà, tutte con funzioni simili – facilitano la digestione e il riscaldamento del corpo, si utilizzano per trattare il problemi di natura fredda, come Vento e Flemma, per ripristinare il calore digestivo, e promuovere la circolazione.
Zingiber officinalis Rosc (Tib. sGa sKya) སྒ་སྐྱ
Pharmaceutical | Rhizoma Zingiberis |
Questo è il tipo di zenzero più comune, facilmente reperibile nei mercati di ogni parte del mondo. Ha un sapore speziato e caldo, e la qualità post-digestiva è calda. Le sue principali funzioni sono: assistere la digestione del cibo, migliorare l’assimilazione delle sostanze nutritive, eliminare l’eccesso di Flemma (Tib. Bad Kan), Vento (Tib. rLung) e di muco. Lo Zenzero ha qualità anti-emetiche e anti-diarroiche – aiuta in caso di diarrea o vomito causati da indigestione. Stimola il sangue – rimuove la stagnazione del sangue e migliora la circolazione. In aggiunta, dà calore al corpo.
Lo zenzero crudo (Tib. sGe gSher), in particolare, ha un gusto molto piccante, ma la sua qualità post-digestione è rinfrescante. Migliora l’appetito, lubrifica il corpo, funziona bene contro il singhiozzo, incrementa l’energia sessuale, induce la traspirazione, e ha effetto antibatterico.
Kaempferia Galanga L. (Tib. sGa ‘Dra)
La Kaempferia Galanga ha una qualità riscaldante inferiore a quella dello Zingiber officinale, ma incrementa comunque il calore metabolico, aiuta la digestione ed è specialmente indicata per eliminare la Flemma.
La Kaempferia galanga ha un sapore pepato di canfora, e in italia è nota anche come Galanga Cinese.
Curiosità: Kaempferia Galanga è una pianta che viene raccolta ed utilizzata in natura per uso locale come cibo e medicina; la pianta è talvolta coltivata anche come spezia nei tropici, specialmente in India, Malesia e Cina, e viene anche coltivata come specie ornamentale.
La Kaempferia Galanga, comunemente nota come kencur, zenzero aromatico, zenzero della sabbia, ciliegia, o giglio della risurrezione, è una delle quattro piante chiamate galanga.
A differenza della simile Boesenbergia rotunda (Thai กระชาย krachai), la K. Galanga non è comunemente usata nella cucina thailandese, ma può essere acquistata sotto forma di rizoma essiccato o in polvere nelle bancarelle di erboristeria. È conosciuta in thailandese come proh horm (เปราะหอม) o waan horm (ว่านหอม), e in khmer come prâh (ប្រោះ) o prâh krâ-oup (ប្រោះក្រអូប). È anche usata nella cucina cinese e nella medicina cinese, ed è venduta nelle drogherie cinesi sotto il nome di sha jiang (cinese: 沙 姜; pinyin: shajiang), mentre la pianta stessa è indicata come shan nai (cinese: 山柰; pinyin: shannai)
Alpinia officinarum (Tib. sMan sGo)
In italiano conosciuta anche come “Galanga minore”, ha un sapore caldo e dolce e la sua qualità post-digestiva è calda.
Funzioni: incrementa il calore metabolico, facilita la digestione e l’appetito, cura i disordini di Flemma e di Vento.
La Galanga minore (Alpinia officinarum Hance) è una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, nativa della Cina, in particolare delle coste del sud-est (Isola di Hainan), cresce comunque bene anche in India e in tutto il Sud-Est asiatico.
Il nome si pensa derivi dall’arabo Khanlanjan, che di rimando sembra a sua volta essere la distorsione di una parola cinese che significa “zenzero dolce”.
Altri modi con cui è conosciuta:
- in francese, Galanga del la Chine, galanga vrai, petit galanga;
- in cinese: San bai;
- In inglese: Colic root East India root, Galanga – Aromatic Ginger China Root, Chinese Ginger, East Indian Catarrh Root, Gargaut, India Root, Siamese Ginger Malese: Kunchor, zedoary.
Esistono anche atre specie più rare e meno conosciute come:
- Alpinia Galanga (Alpinia galanga (L.) Willd.), in italiano: Galanga o Galanga maggiore ((Myanmar: padei-kaw gyi, kunsa-gamon, kawain-hnoot (Mon). English: greater galangal.)
- Hedychium venustum Wight (zenzero selvaggio)
- Alpinia Japonica Mig (zenzero di montagna),
- l’Alpinia Speciosa detta anche Galanga Chiara,
Formule comuni in Sowa Rigpa *
La Medicina Tradizionale Tibetana utilizza le radici della pianta allo scopo di preparare più di 50 formule medicinali. Presentiamo ora 6 rimedi, che sono formule comuni in Sowa Rigpa.
1. ‘Decotto SINGOLO di zenzero’ – sMan Ga Chig Tang
Il modo più semplice di utilizzare lo zenzero (Zingiber officinalis) è di preparare il così detto ‘singolo decotto’:
Ga (sga) è una radice di zenzero essiccata. In questo caso è meglio prendere Men ga (sman sga, letteralmente zenzero medicinale).
Inserire in 2 bicchieri di acqua fredda un cucchiaio di zenzero tritato o di polvere di radici di zenzero, bollire finché rimarrà un solo bicchiere di decotto. Bere caldo.
Indicazioni: indigestione, digestione lenta, sensazioni di freddo nel corpo, mani e piedi freddi, stanchezza o letargia.
2. ‘Decotto di Salgemma’ – rGyam Tsa gSum Thang –
Ingredienti:
• Salgemma; (Sal lucidum) – Tib. rGyam Tsha
• Zenzero; (Alpinia officinarum) Tib. sMan sGa
• Arura; (Terminalia chebula) Tib. Aru Ra
Prendere parti uguali di salgemma e zenzero e metà di questa quantità di Arura (tritata o in polvere). Metterli in acqua fredda e far bollire la miscela per breve tempo. Bere caldo.
Indicazioni: ogni genere di malattia da condizione fredda, debole circolazione sanguinea, arti freddi, indigestione.
3. ‘Decotto con 3 Sostanze’ – Shing Kung Sum Thang
Ingredienti:
• Zenzero (100 gr); (Hedychium venustum) Tib. bCa’s Ga
• Ferula Asafoetida (100 gr); Tib. Shing Kun
• Sale (halitum violaceum) (5-10 gr); Tib. Ka Ru Thsa
Prendere parti uguali di zenzero in polvere e asafetida, aggiungere 1/10 di sale halite; bollire 1 cucchiaino da tè di questa mistura in polvere in 1 bicchiere d’acqua, bere caldo.
Indicazioni: insonnia, labilità emotiva, tristezza, depressione (eccesso di Lung nel cuore).
4. ‘Decotto di 3 Erbe Riscaldanti’ – Drod sMan gSum Thang
Ingredienti:
• Pepe nero; (Piper nigrum) Tib. pho ba ris ཕོ་བ་རིས
• Zenzero; (Zingiber officinale) Tib. sGa sKya སྒ་སྐྱ
• Pepe Lungo (Piper longum) Tib. Pipi Ling པི་པི་ལིང
Prendere parti uguali di ciascun ingredienti, bollire finché i due terzi dell’acqua non saranno evaporati.
Bere caldo.
Indicazioni: tutti i tipi di malattie da condizione fredda, in particolare Lung freddo (brividi, tremori, arti freddi, instabilità mentale ed emotiva, mal di testa con sensazione di freddo, cattiva digestione).
5. ‘Decotto che pacifica il calore’ Manu Zhi Thang –
Sebbene lo zenzero sia generalmente assunto per affrontare i disordini freddi, questa particolare formula, molto famosa soprattutto per chi studia Sowa Rigpa, la si trova spesso quando si affronta il capitolo di “TSAWA” . Infatti è usata per pacificare alcune malattie calde e alcuni tipi di tsawa.
Ingredienti:
• Inula racemosa Hook (Manu Pa Cha) 100gr
• Tinospora zimensis (Le Tres) 30gr
• Rubus niveus (Thunb Kanda Ka Re) 100gr
• Zenzero (Quando la febbre è accompagnata da Vento, usare Zenzero Officinale; se la febbre è accompagnata da Flemma, usare Kaempferia Galanga) 25gr
Si beve freddo.
Indicazioni: tsawa (malattie da condizione calda) – aiuta in specifico per tsawa immatura e cura la tsawa vuota con Vento (rLung); guarisce le ulcere, rimuove l’eccesso di Flemma, allevia dolori causati dal Sangue (ipertensione, emicrania, problemi mestruali). Riduce il dolore – rimuove il catarro
Sapore: amaro, fresca, in forma di polvere.
6. ‘Formula con solo zenzero’ – sGe gSher lCe bChos
Applicare una fetta di zenzero fresco sulla lingua e mantenerla in posizione per 5-10 minuti.
Indicazioni:
Viene usata per il gonfiore o in presenza di pustole sulla lingua.
Altre indicazioni secondo Sowa Rigpa.
E’ possibile utilizzare sia lo zenzero fresco che le sue radici essiccate, tuttavia hanno proprietà curative leggermente diverse: lo zenzero fresco ha un sapore post-digestivo freddo mentre quello essiccato ha un sapore post-digestivo caldo.


UTILIZZO NELLE TERAPIE ESTERNE:
MASSAGGIO KUNYE :
Olio per la tipologia Flemma: olio di sesamo o di girasole con zenzero
CON LA MOXA:
Lo zenzero viene utilizzato come base /cuscino da applicare con coni di moxa di artemisia, indicato per i punti e i problemi legati a Badkan.
COME COMPRESSA :
Indicazione: Dolori muscolari causati dal freddo & raffreddore.
• Avvolgere in un panno di cotone dello zenzero fresco e spezzettato. Riscaldare la compressa con il vapore ed applicarla sulla parte interessata.

Horme con zenzero per la flemma
Si può fare horme con polvere di zenzero o zenzero fresco.
Spezia base: Zenzero (50%)
– noce moscata
– pepe lungo o pepe nero
– chiodi di garofano
– cannella
– coriandolo
Olio di immersione : Olio di sesamo
Si può applicare su tutti i Punti di flemma “B” (Bad kan) .

LO ZENZERO in cucina. A cura di Giuseppe Coco
Metti dello zenzero secco in polvere oppure, fresco e grattugiato (circa 1-2cm di radice) nell’olio della padella prima delle verdure e percepisci l’odore che si sprigiona e le qualità organolettiche che acquisterà il piatto.
Puoi preparare un intingolo (salsa) per condire le insalate o verdure cotte (per la buona pace della flemma): in un barattolo metti zenzero grattugiato, succo di limone, origano, sale, olio extravergine e se ti piace anche dell’aceto di mele. Sbatti fino ad omogenizzare il tutto e fallo riposare almeno per un ora. Lo si può conservare in frigo per qualche giorno e utilizzare quando occorre.
Puoi provare a condire quello che chiamo l’antipasto quattro qualità.
È una particolare ricetta, usata nel rinascimento, che piaceva a Michelangelo Buonarroti, come riporta in un suo scritto. Considerando gli ingredienti secondo i principi della dietetica tibetana, non ho potuto fare a meno di osservare le loro caratteristiche, che lo rendono un connubio perfetto per predisporre l’apparato digerente ad assimilare un pasto consistente.
Entrando nel dettaglio i capperi sottaceto hanno le qualità salato e acido, l’uva passa quelle dolce e secco, i chicchi di melagrana qualitativamente sono dolci e amari, il succo d’arancia invece è dolce e acido: l’insieme aumenta il calore digestivo, stimola la secrezione biliare e l’efficienza epatica.
Ingredienti:
Preparazione:
Mischiare gli ingredienti e aggiungere il succo d’arancia, lasciare amalgamare almeno 30 minuti.
Suggerimenti pratici
Se non lo hai mai usato inizia con piccole quantità, pian piano troverai la dose giusta per ogni
pietanza.
Se lo conosci solo come integratore o come componente di tisane o piatti esotici, ti esorto ad
andare a comprarlo fresco. Lasciati affascinare dai rizomi sodi, dal colore uniforme, non
troppo grossi e neppure rinsecchiti. Meglio se lo acquisti biologico: è più proporzionato, meno
fibroso e si spera si sia nutrito in un terreno più sano.
Altre indicazioni: bene non utilizzare un coltello per liberarlo dalla buccia, poiché si rischia di perdere buona parte della polpa: meglio pelarlo con un cucchiaio, o addirittura un cucchiaino da tè, il cui bordo ne segue la superficie irregolare.
Curiosità: Per ottenere un cucchiaio di zenzero grattugiato (circa 15 g), occorrono più o meno 35 g di radice.
Consiglio: un pezzetto nei legumi o nei cereali che cuoci, lo toglierai a fine cottura.
* Formule comuni in Sowa Rigpa
Si invitano i lettori a non improvvisarsi erboristi senza alcuna nozione specifica di medicina o medicina tibetana e affidarsi sempre ad esperti del settore. Ricordiamo di leggere i disclaimer di questo blog.